Non siamo un’agenzia di web marketing 2.0, ma di advertising-non-totalmente-rincoglionito.
Forse Laura e io siamo riusciti, in occasione della presentazione di stamattina, a trovare una formula espositiva che non ci faccia percepire come un’agenzia di web marketing 2.0 (e il blog febal, e il cluetrain, e ohmymarketing, e aziendeconleorecchie… finisce che si pensa che non facciamo più campagne di adv, che invece sono e rimangono il nostro pane quotidiano).
Semplicemente, come tutti i comunicatori degni di questo nome, ci poniamo molto seriamente la seguente domanda:
Se il mio target non guarda quasi più la tv e crede sempre meno alla pubblicità, come faccio a interessarlo comunque?
“L’incrocio equilibrato e consapevole tra tecniche di comunicazione tradizionali e approcci più innovativi, nel pieno rispetto del prosumer e sempre secondo i principi contenuti nel manifesto del marketing dell’ascolto” è la risposta che “infiliamo” nel DNA di ogni nuovo progetto da un annetto a questa parte (lo so che forse non è chiaro, ma non posso mica pubblicare sul blog le proposte per i clienti, per spiegarmi meglio…).
Senza contare che ascoltare di più la blogosfera e blaterare meno sui mainstream media aiuta a risparmiare sul budget, cosa che non dispiace mai a nessun committente!
😉
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